Conoscere l’autore

Per approfondire il contenuto della mostra Mondi Sospesi, è necessario conoscere più da vicino l’autore, Franco Fabbri. Con questa estensione multimediale della mostra ascoltiamo direttamente la testimonianza di Franco sul suo approccio all’arte, sulle tecniche da lui usate e sulla sua vita e successi artistici.

L’autore dei quadri esposti nella mostra Mondi Sospesi, Franco Fabbri. Ph. Lorenzo Fanti @_lorenzofanti_

Le parole di Franco Fabbri

Quando hai avuto il primo approccio con l’arte?

Il Primo approccio all’arte, di Federico Tampieri, @friedrichtamp

Il colore nei tuoi quadri è molto presente. Quali sono le tue scelte artistiche rispetto al colore?

L’uso del colore per Franco Fabbri, di Federico Tampieri, @friedrichtamp

Mi presento…

Franco Fabbri, fotografato nel suo studio. Ph. Lorenzo Fanti @_lorenzofanti_

Il mio amore per l’arte nacque all’età di tre anni, guardando mio fratello, all’epoca undicenne, che dopo i compiti, la sera, disegnava sempre. Ricordo che fu lui a insegnarmi a tenere in mano la matita e a fare i primi segni sul foglio da disegno. Solo successivamente è diventata una passione.

Ricordo anche che la maestra di terza elementare un giorno, alla fine delle lezioni, durante le quali svolgemmo un compito in classe, si presentò alla porta di casa mia, per mostrare a mia madre il disegno che avevo realizzato a scuola, dicendole quanto, secondo lei, io fossi bravo e che i disegni che realizzavo erano paragonabili a quelli di ragazzi delle superiori, di almeno quindici anni e le suggerì quindi di stimolare questa mia vena artistica e di non farmi abbandonare questa passione, perché avrebbe potuto darmi grandi soddisfazioni.

Crescendo mi appassionai ai disegni a matita e a china.

Franco Fabbri, fotografato nel suo studio. Ph. Lorenzo Fanti @_lorenzofanti_

Ebbi il primo vero approccio con la pittura grazie a un prestigiatore del bolognese, il quale mi contattò per la realizzazione di una scenografia, che consisteva nell’immagine di un’oasi nel deserto con dune di sabbia e palme di cinque metri di larghezza e alte due, che avrebbe utilizzato come sfondo per i suoi spettacoli.

Mi iscrissi ad un corso per fumettisti principianti, tenuto a livello amatoriale da giovani ragazzi imolesi. Successivamente venni contattato da un’azienda, che stava aprendo un sito on-line per vendite online, per la realizzazione del loro logo aziendale.

Andai a una festa privata insieme ad alcuni amici, lì conobbi un ragazzo, che si era presentato munito di chitarra elettrica e amplificatore. A fine serata decidemmo di creare insieme una band sopravvissuta solo un anno, ma grazie alla quale ebbi il mio primo approccio con il basso elettrico e la musica dal vivo. Sono passioni che mi accompagnano tuttora, che mi hanno dato modo di suonare con diverse band locali e con collaborazioni in diversi progetti, come il singolo “I like you, you like me” di Lara Mira nel 2007, e alcuni EP: nel 2020 “Il Re del nulla“ degli Alterego e nel 2022 “Perception of reality “ dei September Demage.

Venni contattato da una azienda imolese per la realizzazione di una dozzina di pannelli con figure astratte dalla misura di due metri, che sarebbero serviti per allestire la zona ristoro. Li realizzai implementando la spray paint art.

Mi venne commissionata la realizzazione di un dipinto per la parete di un ristorante.

Per la prima volta, realizzai il mio primo gioco da tavolo, grazie a programmi di design grafico. Creai anche illustrazioni e regolamenti, che aziende produttrici trasformarono, poi, in realtà. Al momento, solo uno è ufficialmente in vendita: VERBUM.

In seguito al lockdown, causato dalla pandemia Covid-19, decisi di dedicarmi alla pittura su tela, utilizzando colori acrilici, spatola e pennello, scoprendo una forma di comunicazione alternativa e, soprattutto, molto soggettiva, poiché cambia a seconda di chi osserva il dipinto.
Già dai primi quadri venni contattato per partecipare a mostre collettive in tutta l’Italia: a Roma, Firenze, Palermo e anche all’estero (tra cui New York e Parigi). Ho ricevuto molti riconoscimenti e vinto diversi premi: nel 2020 sono anche stato tra i vincitori del premio Raffaello Sanzio II, classificandomi al quarto posto con l’opera IL VILLAGGIO, che ricevette una critica da Orazio Vancheri. Tuttora è visionabile su YouTube. Ho vinto il premio Guglielmo II nel 2020 con l’opera NOMOFOBIA, mi sono classificato al quinto posto del premio Maestri a Milano nel 2022 con l’opera POLLUTION, e poi, sempre entro i primi sette, con le opere LUCI BAGNATE e CITY SKILYNE. Nel 2021 sono stato selezionato per partecipare al Premio Vittorio Sgarbi; nel 2021 e nel 2022 sono stato selezionato per l’inserimento di alcune mie opere nell’annuario Artisti ’21 e Artisti ’22 editi da Mondadori.

Oggi sono membro dell’associazione Pittori Imolesi dove ho conosciuto l’allora Presidente Graziano Penazzi, il quale a causa del Covid-19 è venuto a mancare qualche mese dopo il mio arrivo. Grazie ai suoi insegnamenti ho iniziato a utilizzare anche i colori a olio, che adesso uso in tutti i miei dipinti.

Ho realizzato e attualmente sto realizzando diverse opere su commissione. Continuo a studiare, a sperimentare nuove tecniche e a tentare nuovi accostamenti di colore. Ho imparato molto di me in questi ultimi anni grazie all’arte e colgo sempre nuove sfide quando si presentano all’orizzonte. È un mondo in continua evoluzione e confido nella mia crescita personale e professionale in questo ambito che mi sta regalando sempre più soddisfazioni.

Franco Fabbri.

Franco Fabbri, ritratto nel suo studio. Ph. Lorenzo Fanti @_lorenzofanti_

Franco Fabbri è contattabile via social o via mail.