Oops! È arrivato settembre… Ma che settembre!

ARGO ha salutato l’estate con ÆSTIVA: tre giornate di arte e musica inserite nel programma ufficiale del festival Imola in musica.

Venerdì 2 e sabato 3 settembre abbiamo animato il Cortile di Palazzo Monsignani (Via Emilia, 69):

  • VENERDÌ 2 SETTEMBRE, dalle ore 18.30, è stato allestito un mercatino per la promozione del riuso, prevalentemente di abiti. La giornalista Michela Vita ha intervistato “Granito” aka Roberto Morsiani, storico batterista degli SKIANTOS.
    Hanno accompagnato l’evento band proposte dalla Scuola di Musica Jeko Music, offrendo un repertorio dal jazz al prog/rock: Buzz 5tet, Hiraeth, Ninteen Test e The Argonauts Project.
  • SABATO 3 SETTEMBRE, un “accampamento” culturale ha colorato il Cortile grazie alla mostra provvisoria di artisti locali, accompagnata dalle note de I Congiunti, band vincitrice della Terza Edizione del Concorso di inediti “Aspettando Imola in Musica”, e di DaFlair & Lackey.

    L’esposizione si è sviluppata intorno al tema della “rinascita”, urbana, emotiva e culturale. Dal progetto di ricerca su Villa Muggia di Francesca Paolucci – una vera e propria tesi di laurea sulla Villa e alcune fotografie, oltre a una poesia in lingua inglese – alle illustrazioni di Paolo Beghini. Le opere di JM nella serie Voyage raccontano, invece, il dolore e la rinascita delle donne che hanno subito violenze; mentre le vignette di Alberto Bellosi parlano di crescita, di domande e di risposte dell’anima. L’Esp 0 di Camilla Emiliani e Agnese Zardi ci illustra una serie di ritratti fotografici, volti catturati nella loro essenza.

    Curatori: Giulia Cassani, Agnese Di Tirro, Francesco Naldi.

Il ristorante RiStorico ha offerto un menù pensato per le due serate ed è sempre stata presente una postazione bar gestista dai nostri associati.

DOMENICA 4 SETTEMBRE, invece, abbiamo aperto i cancelli di Villa Muggia! L’antica proprietà dalla storia complessa e travagliata, tanto cara alla nostra città.

Alle ore 6.30, il Concerto all’alba nel prato della Villa (in via Bel Poggio, 4) è stato introdotto dal saluto di Alessandro Ricchi, direttore artistico dell’Associazione. Ad esibirsi Iomla Brass Quintet, quintetto di ottoni formato da giovani musicisti imolesi.

A seguire, si è tenuta una breve presentazione, con firmacopie, del romanzo La casa dell’aviatore di Katia Dal Monte, ispirato ai suggestivi spazi della Villa. Insieme all’autrice, sono intervenute Margherita Orsi (lettrice) e Giulia Cassani (moderatrice).

Ispirandosi alle vicende storiche della casa, alla sua costruzione e al suo abbandono nasce il romanzo breve La casa dell’aviatore, in un rimando continuo fra vissuto e ricordo. La ricca famiglia ebrea protagonista della storia, il padre, la madre Anna, i figli Giulio e Margaret, trascorre l’estate del 1938 nella villa in collina, appena ristrutturata. Le leggi razziali impediranno alla famiglia, costretta a nascondersi, di ritornare alla villa. La casa abbandonata a se stessa verrà occupata da soldati tedeschi e poi bombardata. Dopo alcuni anni, da uno scambio di lettere fra l’architetto che aveva progettato la casa, i figli e il padre, veniamo a conoscenza della vita dei personaggi e della volontà di non procedere al restauro della casa che rappresenta di fatto, pur nella sua grande bellezza, un periodo di dolore. Sarà la nipote di Miriam, la figlia di Margaret, molti anni dopo, che con un gesto semplice e simbolico metterà finalmente pace fra le mura scrostate.

(Cit., Katia Dal Monte,  La casa dell’aviatore, Giraldi Editore, 2018)

Terminata la presentazione, il numeroso pubblico ha potuto gustare la colazione preparata da Madré e partecipare alla visita guidata agli esterni della Villa. La visita è stata organizzata in collaborazione con l’associazione culturale Segni del Moderno e tenuta dagli architetti Fabrizio Castellari e Claudio Calamelli.